#: locale=it ## Tour ### Cookies Policy CookiesPolicy_D96BCF87_D67E_7AAB_41CE_805152F1941B.url = https://musei.regione.fvg.it/index.php?page=it/link_veloci/privacy/ ### Description ### Title tour.name = Palazzo Attems ## Media ### Title panorama_405B5F84_5121_7392_41D2_CD84979D192B.label = Sala Uno panorama_4223408B_5127_0D96_41CD_9C0F787CC18B.label = Sala Cinque Destra panorama_426AF79B_5127_73B6_4190_FE397D7B8613.label = Uscita panorama_4280EF4E_5121_14AE_41CF_E17768678533.label = Sala Quattro Centrale panorama_42C8016E_5127_0F6E_41C0_20654AE00111.label = Sala Cinque panorama_42DECF83_5127_1396_41C0_2F4C84F1A436.label = Sala Cinque Sinistra panorama_430A139C_5121_13B2_41C2_BB3DADEEABAE.label = Sala Due Sinistra panorama_431C84DE_5121_75AE_41CF_0C8371CF22C9.label = Sala Tre panorama_432A000D_5123_0C92_41B9_A556AC768AE4.label = Sala Due panorama_43375FC4_5121_3392_41CA_7CB34B288967.label = Entrata panorama_4351996F_5121_3F6E_41D4_5F4905DEA19E.label = Sala Quattro Due panorama_4370B7AA_5121_1396_41BF_49279D5ECDDF.label = Sala Quattro Uno panorama_438FD3F3_5123_1376_41D1_62BEE48EAEC3.label = Sala Uno Centrale panorama_43AFF2C2_5121_0D96_41C2_2983DCB98B20.label = Sala Uno Destra panorama_43D24146_5123_0C9E_41C8_5F7B6824E8F2.label = Sala Due Destra panorama_43E94A8B_5123_3D96_41A6_300E0576CFEC.label = Sala Uno Sinistra ## Popup ### Body htmlText_A603F09E_A951_5AAD_41BC_1EB6BA9726B5.html =
Josef Maria Auchentaller fu per circa vent'anni il designer ufficiale della Georg Adam Scheid, manifattura viennese che vantava mercati internazionali, la cui produzione, principalmente basata sulla lavorazione di argento e smalti, spaziava da pezzi unici a gioielli e bijoux sino a svariati oggetti d'uso. Il legame di parentela tra Auchentaller e Scheid (che era il padre di sua moglie Emma) consentì all’artista di intrattenere una stretta collaborazione, avviata già durante il soggiorno a Monaco di Baviera (1892-1896). Le istanze di modernità legate al movimento secessionista non sfuggirono alla Scheid. Essa trovò in Auchentaller l'interprete congeniale per una "nicchia" di produzione che ebbe un'eccellente risonanza d'immagine oltre che un riscontro di mercato. Fibbie per cintura, collarini, pendenti, spille, ma anche piccole Dosen, portasigarette, tagliacarte, montature per vasi e portagioie erano informati, sia nelle fogge che nelle decorazioni, a quelle regole "alla moderna" che animavano lo spirito secessionista. Recente oggetto di studio, questa produzione – della quale rimane un cospicuo numero di disegni di progetto – è significativa per comprendere ciò che il gusto del pubblico richiedeva in quel momento. Anche se non tutta Vienna condivideva l’ottica secessionista di una radicale riforma etica ed estetica della vita quotidiana per il tramite dell'arte e del design, per Scheid vale lo stesso criterio adottato da industrie di vaglia nel settore dell'arredo, quali Thonet, Jacob & Josef Kohn o Prag-Rudniker, che presentavano nei loro cataloghi una produzione rispondente al gusto medio della clientela, impreziosita dagli highlights di grandi nomi come Josef Hoffmann, Koloman Moser, Otto Prutscher, Josef Zotti.
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L'esposizione Vienna 1900. Grafica e design si apre con un'opera insolita rispetto al tema trattato e agli obiettivi dei curatori. La grande tela del 1903 Campane a festa (Die tönenden Glocken) di Josef Maria Auchentaller (Vienna 1865-Grado 1949) ha un significato particolare per i Musei provinciali di Gorizia, che già nel 2005 ne esposero alcuni dipinti inediti nella mostra Belle Epoque Imperiale. L’arte, il design. L’interesse del Museo verso quest'artista di grande spessore, che trascorse metà della sua vita a Grado, venne ribadito nella grande esposizione antologica del 2008, che contribuì alla felice riscoperta di uno dei protagonisti della Secessione viennese. La generosa disponibilità degli eredi ha in seguito favorito il deposito permanente presso il Museo di un altro suo capolavoro, Kanzel im Dom von Grado (Pulpito del Duomo di Grado) del 1903 – visibile nell'ala est del palazzo –, spingendo il Museo ad altre importanti acquisizioni, culminate nell’allestimento di una "Sala Auchentaller". Alla conclusione di questa mostra, anche le "Campane", esposte per la prima volta nel 1903 alla XVII esposizione della Secessione, rimarranno a Gorizia e si affiancheranno alle altre opere dell’artista nell'articolato percorso della Pinacoteca. Volutamente la grande tela, corredata dall'inedito bozzetto di studio, è stata scelta dal Museo come incipit della mostra. Esponente dello Jugendstil viennese, pittore, grafico e designer, Auchentaller assurge a simbolo di quella straordinaria avventura artistica che fu la Wien um 1900 e che questa mostra, focalizzandosi sul tema della grafica e del design, intende esplorare.
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L'arte grafica nella Vienna fin de siècle rappresenta un settore tutt'altro che secondario. Il "bollettino ufficiale" del mondo secessionista fu la rivista "Ver Sacrum", edita per sei anni, inizialmente a cadenza mensile e in seguito quindicinale. Quasi tutti gli artisti del gruppo guidato dal carismatico Gustav Klimt vi concorsero con i loro disegni – cornici, capilettera, illustrazioni, xilografie, fregi, che affiancavano in un armonico insieme articoli di critica d’arte, poesie, brani letterari. L'eccellente qualità grafica e concettuale della rivista la colloca tra le opere a stampa di assoluta innovazione tra Ottocento e Novecento. Gli originali qui esposti danno conto della raffinata esecuzione di queste opere grafiche appositamente realizzate per il periodico secondo i principi della "Flächenkunst", l'arte “piatta” o della superficie. Circa l'illustrazione libraria va segnalata, oltre ai "piccoli" capolavori di Ferdinand Andri e Carl Otto Czeschka per la collana "Gerlach's Jugendbücherei", la perizia della coppia Heinrich Lefler e Joseph Urban, che nel libro per l'infanzia raggiungono un livello estetico estremamente elevato, cui non è estraneo l’apporto tecnico di officine grafiche di alto profilo. Un rimando ai meriti della Kunstgewerbeschule – la Scuola di Arti Applicate che fu il fulcro della formazione per generazioni di artisti – è testimoniato dal volume Weihnacht (1922), che riporta all'innovativa didattica della Scuola viennese. Curato da Franz Cizek – al quale si riconobbero ancora all'epoca meriti assoluti a livello internazionale nella formazione di allievi in fasce d'età giovanissime – il libro è interamente illustrato (14 le tavole)
da nove ragazzine che in seguito non intrapresero percorsi artistici. Nella straordinaria fattura di queste illustrazioni sembrano apparire, a squarci, composizioni in totale adesione alle texture e agli apparati decorativi tipici della Wiener Werkstätte, tratti schieliani, invenzioni grafiche di raro equilibrio che, se affinate, avrebbero certamente portato a risultati di eccellenza.
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La serie di venti manifesti, realizzati per pubblicizzare le ventitré mostre della Secessione organizzate tra il 1898 e il 1905, sono una campionatura tanto emblematica e rappresentativa delle idee e del gusto viennese da risultare un documento insostituibile per comprendere la struttura artistica del movimento.
Gli esempi esposti – Ferdinand Andri, Josef Maria Auchentaller, Adolf Böhm, Gustav Klimt, Koloman Moser, Alfred Roller e Leopold Stolba – parlano a favore di una grafica fortemente innovativa. In questo contesto sono fondamentali i riferimenti all'arte giapponese, di cui la scuola viennese esplorò modalità e tecniche espressive. La conoscenza della grafica nipponica, conservata nelle collezioni del Museo per l'Arte e l'Industria già dalla "Weltausstellung" di Vienna del 1873, risultò basilare per la ricerca di nuove forme. Dalle xilografie – in mostra sono esposti due lavori di Katsushika Hokusai (1770-1849) – si potevano desumere i princìpi per la definizione di quella essenzialità e astrazione che si imposero come linea guida della grafica viennese. Le raccolte di arte giapponese del suddetto Museo furono la base di studio per molti artisti che ne esplorarono i caratteri, soprattutto in riferimento alla rigorosa bidimensionalità delle composizioni. Grande attenzione viene posta alla struttura del manifesto, in cui affiorano alcune regole base che si impongono nell'apparente semplicità degli elaborati: colori astratti a campiture piatte; assenza di ombre e prospettive; rapporto paritetico tra positivo e negativo; assoluta marginalità del dettaglio; essenzialità della forma; qualità del lettering. Questa riverente passione per l'arte giapponese verrà dichiarata esplicitamente nella VI mostra della Secessione (1900) quando, unico caso, per realizzare il manifesto venne utilizzata, con un dettaglio esasperato, la xilografia a colori "Il falconiere" di Kikugawa Eizan (1787-1867).
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Gli indirizzi della Wiener Moderne appaiono, con il corretto distacco storico, come una sorta di unica grande "scuola" ove emergono i nomi di spicco che ne fecero la fortuna: Gustav Klimt, Otto Wagner, Josef Olbrich, Egon Schiele, Koloman Moser, Oskar Kokoschka, Josef Hoffmann, Adolf Loos, ossia i protagonisti indiscussi, i maestri. Ma è solo l'insieme delle singole personalità che può fornire un panorama esaustivo e maggiormente obiettivo. Anche alla luce di evidenti e inevitabili dissonanze. La "linea curva" del Liberty internazionale (Londra, Parigi), sopravvive a Vienna per il breve periodo che la lega alle figure di Josef Maria Olbrich e del primo Otto Wagner, ma già dal 1900 comincia a imporsi e ad affermarsi definitivamente nelle arti applicate della Wiener Werkstätte il geometrismo di Josef Hoffmann e Koloman Moser, che rappresentò la peculiarità del design viennese. Qui leggibile, in particolare, nelle opere giovanili di Anton Hofer, che proprio sugli insegnamenti moseriani costruisce il proprio vocabolario artistico. Di contro, nel caso di Josef Maria Auchentaller, permangono almeno inizialmente (1898-1899) delle suggestioni naturalistiche, ben espresse nelle sue prime illustrazioni per "Ver Sacrum", negli accurati studi preparatori, quasi "da erbario", ma anche nella mirabile serie di bijoux realizzati per la ditta Scheid o ancora nelle raffinate Dosen e portagioie decorati da figure femminili.
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Otto Prutscher
(Vienna 1880-1949)
Dopo gli studi alla Kunstgewerbeschule con Franz Matsch e Josef Hoffmann, pubblica appena ventenne alcuni disegni di progetto nella prestigiosa rivista Das Interieur. Artista poliedrico, architetto, designer e grafico, il suo campo di attività e la sua produzione sono vastissimi e travalicano gli "anni d'oro" della Vienna fin de siècle. Per la Kunstschau del 1908 crea una raffinata sala in marmo, eseguita dalla Wiener Werkstätte. Lavora, in sodalizio con il collega Erwin Puchinger, anche a Londra e Parigi. Complice un'innata propensione all'ornamento – in cui riesce ad abbinare sapientemente forma e funzionalità – nonché a una profonda conoscenza dei materiali, progetta ville, saloni da parrucchiere, arreda residenze e disegna oggetti d'arte che vanno dai mobili (Thonet) ai vetri, dai gioielli alle legature per libri sino a oggetti d'uso, come lampadari, servizi in porcellana, posaterie.
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Else Unger
(Vienna 1873-1930)
Figlia di William Unger, illustratore e incisore, studia alla Kunstgewerbeschule di Vienna e si afferma come una delle esponenti femminili di spicco della Wiener Werkstätte, operando soprattutto nel settore tessile. Assieme alle colleghe Jutta Sika e Gisela von Falke e sotto la guida, e l'influenza stilistica, di Josef Hoffmann fonda nel 1901 il gruppo “Wiener Kunst im Hause” che collabora alla rivista "Wiener Mode" pubblicando molti progetti nella sezione "Lavori manuali" e cercando in tal modo di elevare il lavoro artigianale a opera d'arte. Nel 1901-1902 il gruppo presenta tre interni completamente arredati (una stanza da letto, una "Herrenzimmer" e una sala da pranzo) con la finalità di dimostrare che gli ambienti potevano essere adeguatamente arredati, pur con un budget limitato. L’artista disegna tessuti, rivestimenti murali e moquettes di squisita eleganza per la ditta J. Backhausen & Söhne di Wien.
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Koloman Moser
(Vienna 1868-1918)
Personalità di primissimo piano nel panorama della arti viennesi, studia all'Accademia e poi alla Kunstgewerbeschule. Grazie al Siebener-Club entra in contatto con Josef M. Olbrich e Josef Hoffmann e nel 1897 è tra i fondatori della Secessione. Subito coinvolto nel gruppo guidato da Gustav Klimt, collabora alla progettazione della sede dell'Associazione e alla rivista "Ver Sacrum". Disegna i manifesti per la V (1899) e XIII (1902) mostra della Secessione. Maestro della Flächenkunst è grafico, pittore, illustratore, creatore di oggetti d'arte (arredi, stoffe, vetri, gioielli, manifesti) e in sodalizio con il collega Hoffmann fonda nel 1903 la Wiener Werkstätte, i "Laboratori viennesi". Nel 1900 diventa professore alla Kunstgewerbeschule. A lui si devono le straordinarie vetrate della Chiesa dello Steinhof a Wien (1904-1907). Dal 1905, quando abbandona con Klimt la Secessione, si dedica prevalentemente alla pittura.
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Bertold Löffler
(Reichenberg, Boemia, oggi: Liberec 1874-Vienna 1960)
Si forma alla Kunstgewerbeschule sotto la guida di Franz Matsch e Carl Otto Czeschka. Concluso il corso di studi nel 1901 nella classe di Koloman Moser, inizia un’ intensa attività di illustratore e dal 1907 al 1935 è professore nella stessa scuola dove aveva studiato, succedendo a Carl Otto Czeschka. Partecipa all'organizzazione della Kunstschau del 1908. Con Michael Powolny fonda la Wiener Keramik e instaura uno stretto rapporto di collaborazione con la Wiener Werkstätte (piastrelle decorate per il Cabaret Fledermaus, il Sanatorio di Purkersdorf, il palazzo Stoclet). Celebre, nella ceramica decorativa, è il suo gruppo di figure Le quattro stagioni. Esponente di tutto rilievo delle arti applicate viennesi al torno del 1900, Löffler prosegue dopo la Prima guerra mondiale un lungo iter professionale che lo vede attivo anche come decoratore e litografo.
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Josef Urban
(Vienna 1872-New York 1933)
Dopo gli studi con Karl von Hasenauer all'Accademia di Belle Arti di Vienna (1890-1893) stringe un sodalizio artistico con il cognato, il pittore Heinrich Lefler. Nel 1898 progetta la nuova sede del governo della Bosnia. Nel 1902 diventa membro dell'Hagenbund e partecipa all'Esposizione Internazionale di St. Louis. In collaborazione con Lefler è l'autore grafico di una famosa serie di volumi per l'infanzia caratterizzati da mirabili illustrazioni e decorazioni dai forti accenti Jugendstil, considerati capolavori dell'arte libraria di inizio Novecento. Architetto dal talento versatile, nel 1911 viene chiamato dalla Boston Opera Company come direttore della scenografia per poi passare al Metropolitan di New York. Collabora alla realizzazione di 25 film. Nel 1922 arreda la direzione della filiale americana della Wiener Werkstätte e nel 1932 partecipa al concorso internazionale per il palazzo dei Soviet a Mosca.
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Alfred Roller
(Brünn, Moravia, oggi Brno 1864-Vienna 1935)
Artista tra i più significativi nel mondo viennese, Roller è una personalità di massimo rilievo, ricordato soprattutto per il suo ruolo di insegnante alla Kunstgewerbeschule, ove insegna dal 1903 al 1934. La prolungata attività didattica lo ha visto responsabile della formazione di intere generazioni di artisti. Come scenografo raggiunge vertici di primissimo piano collaborando con Max Reinhardt al teatro di Berlino e con Gustav Mahler alla Hofoper di Vienna, ove ricopre il ruolo di direttore dei laboratori di scenografia, affermandosi per le sue rivoluzionarie innovazioni creative e tecniche. Con Max Reinhardt e Hugo von Hoffmannsthal è fondatore del Festival di Salisburgo. È stato presidente della Secessione e redattore della rivista "Ver Sacrum", ma ha dato un forte contributo anche in campo grafico con la progettazione di manifesti, di cui cinque per le mostre della Secessione.
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Josef Maria Auchentaller
(Vienna 1865-Grado 1949)
Dal 1890 frequenta l’Accademia di Arti Figurative di Vienna e tra il 1892 e il 1896 vive e lavora a Monaco di Baviera. Dopo un viaggio in Italia, nel 1897 si unisce alla Secessione viennese, dove ricopre un ruolo nel Comitato organizzativo. Per la VII mostra realizza l'immagine per il manifesto e la copertina del catalogo e per la XIV mostra (1902) il grande fregio Gioia, bella scintilla divina!. Pittore, grafico e designer, collabora attivamente alla rivista "Ver Sacrum" e realizza diversi manifesti pubblicitari tra cui il celebre Seebad Grado (1906). Per la ditta viennese Georg Adam Scheid crea, a partire dal 1895, raffinati gioielli e oggetti d'uso dai forti accenti Jugendstil. Dal 1904 soggiorna nel periodo estivo nella località balneare di Grado. La sua produzione – caratterizzata da uno stile improntato alla lezione secessionista – si rivolge prevalentemente al ritratto e alla pittura di paesaggio.
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Adolf Böhm
(Vienna 1861-Klosterneuburg, Bassa Austria, 1927)
Pittore e grafico, figlio d'arte, studia all'Accademia di Belle Arti di Vienna ed è membro fondatore della Secessione viennese. Contribuisce con opere grafiche di raffinata esecuzione alla rivista "Ver Sacrum" con una propensione per l'elemento decorativo astratto, diventando uno degli interpreti più originali della tendenza alla stilizzazione bidimensionale. È attivo nel settore editoriale e in quello delle arti applicate, realizzando ceramiche, vetri e arredi. È autore dei manifesti per la VIII (1900) e XV (1902) mostra della Secessione. Nel 1899 progetta in stile floreale la vetrata della villa di Otto Wagner a Wien-Hütteldorf. Dopo la scissione del movimento secessionista, nel 1905 partecipa alla fondazione del "Klosterneuburger Künstlerbund". Fu molto vicino al giovane Egon Schiele che sostenne nella sua fase formativa. Dal 1910 al 1925 è professore alla Kunstgewerbeschule di Vienna.
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Anton Hofer
(Bolzano 1888-1979)
Architetto, grafico e designer studia alla Kunstgewerbeschule di Vienna (1908-1912) con Koloman Moser. Nel 1910 vince il concorso per i paramenti pontificali per l'Abbazia degli Agostiniani di Klosterneuburg, un lavoro prestigioso, eseguito dalla ditta Otto Flemmich, che gli apre le porte a una collaborazione con la Wiener Werkstätte. Inizialmente influenzato dagli stilemi Jugendstil, Hofer, che nel 1920 rientra a Bolzano, trova tra le due guerre una propria autonomia come progettista e designer, collaborando con la ditta di tessuti Franz Ulbrich di Brunico e partecipando a molti concorsi internazionali. Oltre alla progettazione di tessuti, disegna arredi, tapezzerie e francobolli. Assai vicino ai principi del Werkbund e impegnato a favore dei movimenti rinnovatori dell'artigianato artistico, prosegue con coerenza il suo lungo percorso professionale sino al secondo dopoguerra.
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Eilfriede Berbalk
(Vienna 1900-Krems, Bassa Austria, 1987)
Frequenta la Scuola d'Arte per donne e ragazze a Vienna dal 1918 al 1920 dove segue il corso di metallurgia tenuto da Georg Klimt e getta le basi per il lavoro di argentiere. Su suggerimento del suo maestro – che ne riconobbe lo spiccato talento per la lavorazione dei metalli – inizia la formazione di orafa presso la Wiener Werkstätte (1920-1922). Nel 1924 è la prima donna austriaca a conseguire il titolo di maestro argentiere. Apre un laboratorio a Vienna e partecipa ad alcune importanti mostre, come le Esposizioni Internazionali delle Arti decorative di Parigi (1925) e di Monza (1930). Al lavoro di designer, affianca fino al 1955 quello di insegnante. I suoi lavori, influenzati dallo stile di Josef Hoffmann, si distinguono non solo come manifatti artistici, ma come oggetti al servizio delle esigenze della vita quotidiana, conservando però la magia della raffinatezza e della sperimentazione.
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Franz Cižek
(Litomĕřice, ora Repubblica Ceca, 1865-Wien 1946)
Dal 1885 al 1895 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Vienna, seguendo i corsi di Franz Rumpler e Josef M. Trenkwald. Compie numerosi viaggi di studio in Europa. Si dedica prevalentemente all'insegnamento e nel 1903 tiene alla Kunstgewerbeschule un corso di arte applicata al tessuto per gli insegnanti della scuola e parallelamente un corso privato di disegno per ragazzi di varie fasce d’età (dai 5 agli 8 anni, dagli 8 ai 10 e dai 10 ai 14). Dal 1906 è anche professore di Estetica. I suoi metodi didattici fortemente sperimentali e innovativi gli valgono riconoscimenti internazionali e mostre in Austria, Germania, Stati Uniti, India, Australia. Aderisce ben presto a dinamiche legate all'Espressionismo, formando studenti come Erika Giovanna Klien e Paul Kirnig. Il volume Weihnacht del 1922 (anche in edizione inglese), illustrato da nove sue giovani allieve, nessuna delle quali intraprenderà poi la carriera artistica, è la sintesi del suo credo didattico.
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Michael Powolny
(Judenburg, Stiria 1871-Vienna 1954)
Proveniente dalla Fachschule di Znaim (Znojmo, ora Repubblica Ceca), si forma alla Kunstgewerbeschule con Franz Metzner, Arthur Strasser e Friedrich König e in questa Scuola è professore dal 1909 al 1936. Con Bertold Löffler fonda nel 1906 la Wiener Keramik, che collabora intensamente con la Wiener Werkstätte e che nel 1913 si fonde con la Gmundner Keramik. Artista eclettico e coinvolto a pieno titolo nel processo di valorizzazione delle arti applicate, partecipa a quasi tutte le più importanti rassegne d'arte di quegli anni, dall'Esposizione Universale di Parigi del 1900 sino alle mostre del Werkbund austriaco e tedesco degli anni Trenta. Come designer instaura rapporti di collaborazione con prestigiose ditte, quali Lobmeyr e Lötz (vetri), Böck e Augarten (ceramiche), Klinkosch (argenti).
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Josef Engelhart
(Vienna 1864-1941)
Studia al Politecnico di Viena e contemporanemente segue i corsi di pittura all'Accademia. Nel 1883, per completare la sua formazione artistica, si trasferisce a Monaco di Baviera. Nel 1888 espone per la prima volta alla Künstlerhaus di cui diventa membro. Soggiorna poi a Parigi, in Spagna, Slovacchia e Italia. Tra i più attivi promotori della neonata Secessione (1897), viaggia molto per assicurare la presenza di importanti artisti stranieri alle mostre nel palazzo della Wienzeile. È anche pittore di guerra e partecipa a molte esposizioni in Europa e oltreoceano. La sua pittura di stampo naturalista non si avvicina quasi mai alle innovazioni Jugendstil cui si rivolge solo in alcune opere di artigianato artistico. Dal 1903 sviluppa un forte interesse per la scultura, progettando monumenti e una serie di busti, tra i quali si ricorda quello dell'architetto Josef Plecnik. Nel 1909 la Secessione gli dedica una grande mostra personale.
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Gustav Klimt
(Baumgarten, Vienna 1862-Vienna 1918)
Straordinaria figura di artista, Klimt studia dal 1876 per sette anni alla Kunstgewerbeschule di Vienna. Con il fratello Ernst e Franz Matsch nel 1886 attende agli affreschi del Burgtheater e nel 1892 inizia a lavorare agli affreschi per la scalinata del Kunsthistorisches Museum. Nel 1897 è tra i fondatori della Secessione, all'interno della quale ricopre un ruolo carismatico. Nel 1902, per la XIV mostra, esegue il celebre fregio di Beethoven. Nel 1906 fonda l'Österreichischer Künstlerbund e nel 1908 è tra i promotori della Kunstschau. Già dai primi anni del Novecento la sua fama di artista è ormai riconosciuta a livello internazionale. Si dedica con pari intensità alla pittura di paesaggio – celebri le rappresentazioni dell'Attersee dove soggiorna d’estate – e al ritratto, coniugando con straordinario talento elementi decorativi orientali e influenze dell'arte popolare. È considerato uno degli indiscussi maestri dell'arte europea tra Ottocento e Novecento.
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Heinrich Lefler
(Vienna 1863-1919)
Dal 1880 al 1884 studia all'Accademia di Belle Arti di Vienna e per un anno a quella di Monaco di Baviera. Contribuisce alla raccolta di tavole Allegorien und Embleme, pubblicata dall'editore Gerlach nel 1882. Nel 1898 disegna la copertina per la rivista Kunst und Kunsthandwerk edita dal Museo per l'Arte e l'Industria. Dal 1897 al 1910 in sodalizio con il cognato Joseph Urban si dedica all'illustrazione di libri per l'infanzia. Nel 1900 è tra i fondatori dell'Hagenbund e dal 1910 collabora attivamente come scenografo al teatro di Vienna. Sempre con Urban progetta calendari e libri per l'infanzia principalmente ispirati alle fiabe classiche dei fratelli Grimm e di Hans Christian Andersen. Si tratta di opere raffinatissime e spesso sperimentali che costituiscono un capitolo fondamentale nella storia dell'arte del libro per l'infanzia in Austria e nel panorama internazionale dell'Art Nouveau.
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Carl Otto Czeschka
(Vienna 1878-Amburgo 1960)
Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Vienna (1894-1899) già manifestando il suo interesse per la pittura decorativa e l'arte del libro. Collabora alla cartella Allegorien. Neue Folge (1897-1900) pubblicata dall'editore Gerlach. Dal 1900 partecipa alle mostre della Secessione viennese. Dal 1905 collabora con la Wiener Werkstätte (arredi e decorazioni per il Palazzo Stoclet a Bruxelles). Dal 1902 al 1907 insegna disegno e pittura alla Kunstgwerbeschule di Vienna e fino agli anni Venti è presente a quasi tutte le più importanti mostre. Nel 1907 si trasferisce ad Amburgo dove ottiene la cattedra di professore alla Kunstgewerbeschule, che mantiene sino al 1943. Grafico di straordinaria versatilità, disegna caratteri tipografici, calendari, manifesti, gioielli, etichette, scenografie, pacchetti di sigarette, carta moneta. Il volume Nibelungen che illustra e di cui cura l'apparato grafico (1909), è considerato il capolavoro dell'arte libraria Jugendstil.
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Leopold Drexler
(Vienna 1888-1925)
Raffinato designer, Drexler frequenta l'Istituto grafico sperimentale di Vienna per poi iscriversi nel 1907 alla Kunstgewerbeschule, dove ha come professori Berthold Löffler e Otto Prutscher. Si specializza in progetti per gioielli e, attorno al 1910, lavora principalmente per la ditta Oscar Dietrich, un'azienda viennese attiva dal 1848 e che annoverava tra i propri designer Hans Bolek, Franz Delavilla, Otto Prutscher, Dagobert Peche e Josef Emanuel Margold. L'accuratezza delle sue composizioni (per pendenti e girocollo) lo avvicina in parte allo stile dei suoi insegnanti, ma grazie a una cifra stilistica di alto profilo le sue opere non temono confronti con le migliori esecuzioni della Wiener Werkstätte. Si cimenta con successo anche nel settore editoriale con la progettazione di copertine e realizza alcune cartoline per la Wiener Werkstätte.
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Franz Karl Delavilla
(Vienna 1884-Francoforte 1967)
Studente alla Kunstgewerbeschule di Vienna dal 1903 al 1908 segue, grazie ad una borsa di studio, i corsi di Bertold Löffler, Carl Otto Czeschka e Rudolf von Larisch. Suoi lavori scolastici sono pubblicati sulla rivista Die Fläche (1904). Dal 1907 collabora con la Wiener Werkstätte creando progetti per gioielli, manifesti, cartoline, Bilderbogen (fogli illustrati) e illustrazioni per libri, molti dei quali presentati alla Kunstschau del 1908 e in cui si distingue per una cifra caricaturale molto personale e dai toni espressionisti. Nel 1914 ottiene la medaglia d'oro alla "Mostra Internazionale del libro di Lipsia". Dal 1917 al 1933 lavora come scenografo a Francoforte e Darmstadt e nel 1923 è nominato professore alla Städelschule di Francoforte. La sua attività prosegue intensamente anche tra le due guerre. Nel 1936 progetta, con i colleghi Hugo Bäppler e Albert Windisch, gli spazi comuni del villaggio olimpico di Berlino.
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Josef Hoffmann
(Pirnitz, 1870-Vienna 1956)
Considerato uno dei massimi maestri dell'architettura del Novecento, studia a Vienna con Otto Wagner. Leader del movimento secessionista, progetta molti degli allestimenti delle mostre nel palazzo sulla Wienzeile. Nel 1903 è co-fondatore, con Koloman Moser e Fritz Waerndorfer, della Wiener Werkstätte, laboratori d'arte e artigianato viennesi. Nel 1904-05 progetta il Sanatorio di Purkersdorf e, in collaborazione con gli artisti della WW, il celebre Palazzo Stoclet a Bruxelles (1908-11), molte residenze a Vienna sulla Hohe Warte, che restano esempi assoluti della Gesamtkunstwerk (Villa Ast, Villa Skywa Primavesi), e nel 1934 il Padiglione austriaco per la Biennale di Venezia. Grafico e designer di vaglia, applica inizialmente nelle sue opere uno stile geometrizzante che fu la cifra innovativa della Jugendstil viennese. Insegnante alla Kunstgewerbeschule dal 1899 al 1937, riuscì a mantenere inalterata la sua forza creativa sino al secondo dopoguerra.
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Katsushika Hokusai
(Edo, oggi Tokyo 1760-1849)
Pittore e grafico legato alla tecnica xilografica dell'unico-e si distinse nella produzione di stampe a soggetto teatrale, di stampe augurali e, negli anni Trenta dell'Ottocento, di serie paesaggistiche, come dimostrano le opere Vedute di ponti famosi, Cascate famose in varie province e le celebri Trentasei vedute del Monte Fuji, il suo ciclo forse più conosciuto, che ha come soggetto ricorrente il celebre vulcano. I suoi lavori furono un'importante fonte di ispirazione per pittori europei come Claude Monet e Vincent van Gogh e anche per molti artisti viennesi di fine Ottocento, avviando di fatto quello che venne definito il "giapponismo". Il Museo per l'Arte e l'Industria di Vienna acquistò per la Weltausstellung del 1873 un cospicuo numero di stampe giapponesi come modelli a fine didattico, le quali ebbero un ruolo determinante nello studio e nello sviluppo della Flächenkunst, l'arte della superficie piana.
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Ferdinand Andri
(Waidhofen an der Ybbs, 1871-Vienna 1956)
Da ragazzo lavora come apprendista presso un intagliatore del legno. Dopo gli studi alla Staatsgewerbeschule di Innsbruck, frequenta dal 1886 al 1891 l'Accademia di Vienna e per un anno la Scuola d'arte di Karlsruhe. Dal 1899 è membro della Secessione viennese, di cui è presidente prima nel 1899-1900 e in seguito nel 1905-1906, e attivo collaboratore della rivista "Ver Sacrum". Disegna il manifesto per la X mostra della Secessione (1901). Nel 1904 decora il padiglione austriaco all'Esposizione Universale di St. Louis. Grafico e pittore paesaggista, durante la guerra lavora come pittore di guerra in Albania, Montenegro e nelle Dolomiti. Dal 1919 al 1939 è insegnante di pittura all'Accademia di Vienna. Per la qualità dei disegni e l'originalità dell'impaginazione, il volume di poesie di August Kopisch da lui illustrato per l'editore Gerlach è considerato ai vertici dei libri per l'infanzia e della grafica Jugendstil.
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Leopold Stolba
(Vienna 1863-1929)
Attivo come pittore e grafico, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Vienna dove ha come insegnanti gli scultori Karl Kundmann e Sigmund Hellmer. Negli anni Novanta è membro dell' "Hagengesellschaft", un circolo culturale informale di giovani artisti che si incontravano il sabato sera per discutere d'arte al "Restaurant Ganse" e in seguito all'Hotel "Zum Blauen Freihaus". Dal 1900 aderisce alla Secessione. Alla XIV mostra, la "Beethovenausstellung" (1902), presenta lavori decorativi su smalto e raffinati intarsi in ottone. Nel 1903, con Alfred Roller, Max Kurzweil e Koloman Moser, fa parte del comitato di redazione di "Ver Sacrum" nell'ultimo anno di pubblicazione della rivista. Progetta inoltre i manifesti per la XIX (1904) e la XXIII esposizione (1905). Autore di acquarelli, caricature, vignette e piccola grafica, Stolba sperimentò tecniche molto innovative – tra cui i "Tunk-Kleisterpapiere", una speciale applicazione di collage, assai apprezzato dai colleghi e dal pubblico.
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Ernst Libenauer
(Vienna 1884-1970)
Pittore e grafico, studia dal 1902 al 1906 all'Accademia di Belle Arti di Vienna con Christian Griepenkerl e successivamente (1906-1908) si specializza con Franz Rumpler alla Scuola speciale di pittura storica. Vocato a uno stile naturalistico, si rivolge a soggetti di paesaggio, scene mitologiche e belliche. Raffinato illustratore di libri per ragazzi, si fa notare in questo settore lavorando per l'editore Gerlach & Wiedling. Nella collana "Gerlach's Jugendbücherei" pubblica nel 1911 il volumetto n. 26 "Die Schildbürger". Tra le innumerevoli opere si ricordano un "Robinson Crusoe" (D. Defoe, 1913), le "Leggende tedesche" (Grimm) e "Bergkristall" (A. Stifter, 1925). Le sue illustrazioni, riferite a saghe popolari e fiabe, mostrano un tratto dai chiari accenti Jugendstil spesso sconfinante nel grottesco. Negli anni Venti e Trenta partecipa a molte esposizioni della Künstlerhaus.
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Ludwig Heinrich Jungnickel
(Wunsiedel, Oberfranken 1881-Perchtoldsdorf, Vienna 1965)
Dopo gli studi a Monaco, si trasferisce a Napoli per poi rientrare a Vienna, dove studia all'Accademia di Belle Arti e alla Kunstgewerbeschule. Nel 1906 frequenta per un anno anche l'Accademia di Monaco. Membro della Secessione, partecipa alla Kunstschau del 1908. Pittore e grafico, collabora alle decorazioni di Palazzo Stoclet a Bruxelles (stanza dei bambini) e si afferma come eccellente xilografo. Nel 1924 diventa membro del Wiener Künstlerhaus e nel 1936 è invitato alla Biennale di Venezia. Nel 1938 sue opere vennero esposte alla mostra dell'“arte degenerata”. Anche per questo si trasferisce ad Abbazia e rientra in Austria solo nel 1952. Sin dal 1912 si specializza in soggetti che raffigurano animali e che ritrae nel giardino zoologico di Schönbrunn, con uno stile personalissimo, lasciando un ricco corpus di disegni e xilografie.
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Hans Bolek
(Vienna 1890-1978)
Architetto, pittore e designer, frequenta la Meisterklasse di Josef Hoffmann alla Kunstgewerbeschule di Vienna, ove studia dal 1906 al 1910. Per qualche tempo lavora nello studio di Otto Prutscher ed è attivo come architetto dopo la Prima guerra mondiale. Nelle arti applicate si distingue per la raffinata produzione di gioielli per la ditta viennese Oskar Dietrich (pendenti, girocollo, spille) e per una serie di innovativi vasi in vetro progettati per la manifattura Lötz. Contraddistinti da un dosatissimo uso della decorazione, quasi sempre a motivi floreali, hanno forme che anticipano modelli dell'Art Déco. Realizza anche mobili (August Ungetum), oggetti in ceramica (Wahliss e Böck) e tappeti (Haas). Tipico esponente della seconda generazione di artisti viennesi, Bolek collaborò come architetto anche nello studio di Josef Hoffmann (1939-1941). Dopo la Seconda guerra mondiale (1946-1962) fu insegnante di moda.
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Remigius Geyling
(Vienna1878-1974)
Figlio di un fabbricante di vetrate, studia alla Kunstgewerbeschule di Vienna e per due anni all'Accademia di Monaco (1902-1904). Con Otto Prutscher fonda un laboratorio di arredamento e decorazione. Nel 1897 realizza la vetrata disegnata da Koloman Moser per la sede della Secessione e nel 1907 l'altare della Chiesa dello Steinhof. Collabora con la Wiener Werkstätte e nel 1908 è uno dei principali artefici delle feste per il Giubileo dell'imperatore Francesco Giuseppe, per le quali disegna 600 costumi. Dal 1909 al 1911 e dal 1922 al 1946 lavora come scenografo al Burgtheater. Pittore, disegnatore di tessuti, costumista e grafico, progetta e illustra molte pubblicazioni (Gerlach & Schenk, Reisser, Heidrich). Vocato alla stilizzazione bidimensionale, adotta linee nette che definiscono le aree del disegno campite con colori piatti e dai toni accesi. Membro del Werkbund austriaco, dal 1926 al 1946 è professore alla Kunstgewerbeschule di Vienna.
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L'arte tessile delle Wiener Moderne, connessa all'arredamento ma anche alla moda, è uno dei settori più produttivi. Essa vede in prima linea la ditta J. Backhausen & Söhne di Vienna dal cui archivio provengono le opere esposte. Al pari di altre aziende tessili austriache (Franz Haas, Oskar Flemmich, S. E. Steiner & Co., Herrburger & Rhomberg), Backhausen – cui va dato il merito di grande lungimiranza – coinvolse al torno del secolo i maggiori designer viennesi, quasi tutti legati al movimento secessionista e in seguito alla Wiener Werkstätte. Le opere di Josef Maria Auchentaller (del quale è conservata quasi tutta la produzione) ma anche di Else Unger, Josef Hoffmann, Koloman Moser, Ludwig Heinrich Jungnickel, Otto Prutscher parlano a favore di un rinnovo estetico di grande valore formale. Nelle trame floreali o in quelle geometriche della seppur contenuta selezione offerta in mostra si esprimono quasi tutti i principi delle nuove istanze viennesi. Stoffe, tappeti, tessuti per arredi o per rivestimenti parietali diventano un tassello decisivo per raggiungere l'obiettivo del Gesamtkunstwerk, l'opera d'arte totale. Non è un caso che questi "bozzetti esecutivi" dialoghino in questa sala con la vasta produzione di gioielli che vide attivi in questo settore aziende come Oskar Dietrich, Georg Adam Scheid e naturalmente la Wiener Werkstätte, che nel variegato entourage dove lavoravano fianco a fianco artisti e artigiani, riuniva le migliori professionalità di un fervido mondo culturale e artistico. Il "diktat" programmatico, pubblicato sulla rivista Hohe Warte del 1905, era esplicito: "Il lavoro dell'artigiano dovrà venir misurato con lo stesso metro di quello del pittore e dello scultore".
## Hotspot ### Tooltip HotspotPanoramaOverlayArea_8E2014B5_9FCB_4C6D_41DD_7EFED3C424C0.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Die tönenden Glocken (Campane a festa), 1903, olio su tela, collezione privata HotspotPanoramaOverlayArea_8FA0B7B4_9FFB_4C63_41D8_C2D0CEB88EE8.toolTip = Remigius Geyling, Bell der stadt wien, 1909, Albert Berger, Vienna, collezione Arnaldo Loner. HotspotPanoramaOverlayArea_8FA5D0D2_9FFB_4427_41C3_013704D77ECC.toolTip = Ernest Liebenauer (1884 – 1970) Die Schildbürger (Gerlach’s Jugendbücherei n. 26), 1911, Gerlach Verlag u. Wiedling, Vienna – Lipsia, collezione Arnaldo Loner. HotspotPanoramaOverlayArea_8FA85EC7_9FFD_DC2D_41E1_484858FBCFE1.toolTip = Carl Otto Czeschka (1878 – 1960), Die Nibelungen. Dem Deutschen Volke Wiedererzählt (Gerlach’s Jugendbücherei n. 22), 1908, Gerlach Verlag u. Wiedling, Vienna – Lipsia, collezione Arnaldo Loner. HotspotPanoramaOverlayArea_8FA8DCD4_9FFC_BC23_41B9_9202995A813C.toolTip = Ernest Liebenauer (1884 – 1970), Illustrazione per Die Schildsürger (Gerlach’s Jugendbücherei n. 26), 1911, china, tempera su carta, collezione privata Leopold. HotspotPanoramaOverlayArea_8FA8FA9F_9FFB_445D_41DC_A5417C6BFBB5.toolTip = Heinrich Leffler, Joseph Urband, Marienkind, 1904, Sasef – Scholz – Verlag, Magonza, collezione Arnaldo Loner. HotspotPanoramaOverlayArea_902AC6FA_9FFD_4DE7_41B6_4DDEFBAC4922.toolTip = Sala uno destra HotspotPanoramaOverlayArea_9071DF5A_9FDC_DC27_41D3_9EB4695FE999.toolTip = Sala Uno HotspotPanoramaOverlayArea_A71BBF13_A957_67BB_41E5_210CDC2B3F0B.toolTip = Carl Otto Czescka, Die Nibelungen,. Dem Deutschen Volke Wiedererzahlt HotspotPanoramaOverlayArea_A72154CD_A951_7AAF_41DD_48E2E122F041.toolTip = Koloman Moser, manifesto per la V mostra della Secessione, litografia a colori, 1899, Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso HotspotPanoramaOverlayArea_A72B9557_A95F_FBBB_41D5_4985FDAB4D4D.toolTip = Josef Maria Auchentaller, manifesto per la VII mostra della Secessione, litografia a colori, 1900, MAK-Museum für angewandte Kunst, Vienna HotspotPanoramaOverlayArea_A72DA040_A950_D996_41DB_4D00BD1FEB6B.toolTip = Gustav Klimt, Manifesto per la XVIII mostra della Secessione, litografia a colori, 1903, Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso. HotspotPanoramaOverlayArea_A755EACB_A953_EEAA_41DF_2A469066BE35.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Kathreiner Kneipp Malzkaffee 1899, litografia a colori, Verlag Kathreiners Malz – Kaffee Fabrik, Vienna, MAK Österreichisches Museum für angewandte Kunst, Vienna HotspotPanoramaOverlayArea_A7879011_A957_D9B7_41D5_6C7BB9E10B15.toolTip = Otto Prutscher, Progetto per stoffa, 1905, inchiostro su cartone, Archiv Backhausen. HotspotPanoramaOverlayArea_A7901E43_A950_E99B_41E1_2BBF81FA04E4.toolTip = Gustav Klimt, Figura femminile in piedi con avambraccio sollevato. Studio per la ballerina del fregio Attesa per il Palazzo Stoclet 1907 – 1908 HotspotPanoramaOverlayArea_A7EA59AD_A953_6AEF_41CB_734AB9AED256.toolTip = Gustav Klimt, Am Attersee, 1900, Olio Su Tela, Leopold Museum Vienna. HotspotPanoramaOverlayArea_A7EF96FA_A950_E66A_41CE_2915EE58ADAA.toolTip = Otto Prutscher, Progetto per tappeto, 1905, inchiostro su cartone, Archiv Backhausen. HotspotPanoramaOverlayArea_AA44E5D4_A418_CF6C_41C6_A38E869D8300.toolTip = Josef-Maria-Auchentaller,-Progetto-per-astuccio-(Coppia),-1900---1905 HotspotPanoramaOverlayArea_AA67E21E_A418_451C_41BC_AEF5D4AA6C52.toolTip = Catalogo-della-XIV-mostra-della-Secessione-viennese-1902 HotspotPanoramaOverlayArea_AA699231_A418_4525_41D9_8BE1D297DA1E.toolTip = Josef-Maria-Auchentaller,-Progetto-per-astuccio-(Ragazza),-1896---1898 HotspotPanoramaOverlayArea_AA699308_A429_C4E4_41D0_88B2B69170AF.toolTip = Sala tre HotspotPanoramaOverlayArea_AA6A8299_A419_C5E4_419D_FBED0E2600AA.toolTip = Anton-Hofer,-progetto-per-anello,-1920 HotspotPanoramaOverlayArea_AA735AEA_A41B_C524_41C6_B5A83B700730.toolTip = Borsa-pochette,-1920,-Fondazione-Coronini HotspotPanoramaOverlayArea_AA73F3D2_A428_4B64_41D9_FF695877CF74.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Portapillole (Due visi femminili), 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_AA74B022_A428_4524_41D7_E85D7EA2C0BF.toolTip = Sala Due HotspotPanoramaOverlayArea_AA9E7559_A418_4F64_41E2_2AF0C58362E4.toolTip = Anton-Hofer,-anello,-1920-(riedizione-anni-Settanta),-oro-e-brillanti HotspotPanoramaOverlayArea_AAACFEF9_A42B_DD24_41DD_CB3513E1C447.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Portapillole (Viso femminile), 1900 - 1902 HotspotPanoramaOverlayArea_AAADF4B1_A428_CD24_41DB_2EBBED3437CD.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Portapillole (Giovane coppia), 1900 - 1902 HotspotPanoramaOverlayArea_AAB026FD_A429_CD1D_41C5_F50BC5361152.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Portapillole (Ragazza con crisantemi), 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_AAB25117_A428_44EC_41E0_375E5C28A101.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Grosse Festcorso und Fruhlingsfest, 1899 HotspotPanoramaOverlayArea_AAB38B0F_A428_C4FC_41D0_9BC2CE0C80DC.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Portapillole (Due visi femminili), 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_AABBC96E_A429_C73C_41D3_39175A46CCA9.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Schatt & Domath, 1899 HotspotPanoramaOverlayArea_AAFD2D49_A5E8_FF65_41D6_E0C50631C406.toolTip = Sala Quattro due HotspotPanoramaOverlayArea_AB010FAD_A429_DB3C_41C3_FD06CF6BD10A.toolTip = Sala Due HotspotPanoramaOverlayArea_AB06DFAD_A429_DB3C_41B5_95EADCC50EB0.toolTip = Sala Due Sinistra HotspotPanoramaOverlayArea_AB3BB779_A418_CB25_41E4_4163E71B4F6B.toolTip = Josef Maria Auchentaller, studio botanico HotspotPanoramaOverlayArea_AB41999C_A438_471C_41BB_DB0AC87C97BF.toolTip = Alfred Roller, manifesto per la IX esposizione della Secessione HotspotPanoramaOverlayArea_AEC4840D_A027_70D8_41C9_0BAA05AC4D28.toolTip = Ferdinand Andri, Tre illustrazioni per Gedichte von August Kapisch (Gerlach’s Jugendbücherei n. 13), 1904 HotspotPanoramaOverlayArea_AED3AA35_A02E_B0C9_41DC_4551196D97F1.toolTip = Josef-Maria-Auchentaller,-Illustrazione-per-la-rivista-Ver-Sacrum,-VS-III,-1900,-p HotspotPanoramaOverlayArea_AED8E114_A022_D0C8_41DF_A14D9EA9BA5A.toolTip = Sala Uno HotspotPanoramaOverlayArea_AEE125D5_A026_F348_41D3_20E7B56E280C.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS I, 1898, 7, p. 12 HotspotPanoramaOverlayArea_AEFBE13F_A021_D338_4183_E036FAC03583.toolTip = Ferdinand Andri, Foresta giovane, motivo per il manifesto della X mostra della Secessione, VS IV, 1901 HotspotPanoramaOverlayArea_AF00ABD9_A021_5778_41E1_8353844E507A.toolTip = Ferdinand Andri, Novembre, illustrazione per il calendario di Ver Sacrum dell’anno 1901 VS, 1901 HotspotPanoramaOverlayArea_AF040078_A021_B138_41D5_82239EC401AD.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS I, 1898, 7, p. 18, china su cartoncino, collezione privata. HotspotPanoramaOverlayArea_AF05B5B6_A022_F3C8_41AD_80D5CADB11D7.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la copertina del catalogo della VII mostra della Secessione HotspotPanoramaOverlayArea_AF139E55_A021_B148_41E0_8D7B026878BB.toolTip = Josef-Maria-Auchentaller,-Illustrazione-per-la-rivista-Ver-Sacrum,-VS-III,-1900,-copertina-e-p HotspotPanoramaOverlayArea_AF1841A9_A02F_53D8_41E0_3037F658DD7C.toolTip = Alfred Roller copertina di Ver Sacrum 1898 HotspotPanoramaOverlayArea_AF1D1FED_A02F_4F58_41B2_00F83DB5EFD7.toolTip = Ver-Sacrum-Koloman-Moser-1898---secondo-numero HotspotPanoramaOverlayArea_AF1DC784_A061_5FC8_4197_CD144B2478A3.toolTip = Sala Due destra HotspotPanoramaOverlayArea_AF2AB0A4_A027_51C8_41E3_D1B8F8C1EFC9.toolTip = Ferdinand Andri, Tre illustrazioni per Gedichte von August Kapisch (Gerlach’s Jugendbücherei n. 13), 1904 HotspotPanoramaOverlayArea_AF35FEE2_A063_5148_4199_A03D9A5277C6.toolTip = Koloman Moser, Spilla, 1903 - 1905, argento e smalto HotspotPanoramaOverlayArea_AF3746E2_A06E_D148_41E3_147271E3CEA6.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per nove spille, 1898 - 1900 ca. HotspotPanoramaOverlayArea_AF37A1E9_A021_D358_41DB_A349E3C65832.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS I, 1898, 7, p. 23, china su cartoncino, collezione privata. HotspotPanoramaOverlayArea_AF3B6CEA_A023_B158_41CB_0C8CDC2F28D2.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS IV, 1901, 8, p. 149 HotspotPanoramaOverlayArea_AF3D98B5_A023_51C8_41DE_8EFDFA0F8540.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS IV, 1901, 8, p. 147 HotspotPanoramaOverlayArea_AF3EB215_A022_F0C8_4170_5EAD26F78D5B.toolTip = Sala Due HotspotPanoramaOverlayArea_AF3FCFAB_A022_CFD8_41C5_4FF5A0A7939E.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS III, 1900, 4, copertina e p. 54 HotspotPanoramaOverlayArea_AF8F566F_A05F_7159_41CD_A157A0B06210.toolTip = 9. Anton Hofer, Progetto per cuscino 2, 1910 - 1912 HotspotPanoramaOverlayArea_AF9E3170_A063_5347_41B9_CD8308A6E597.toolTip = Josef Hoffmann, Spilla, prima del 1910, ottone e smalto HotspotPanoramaOverlayArea_AFB09B41_A021_D748_41DB_EFB0B4A6F685.toolTip = 8. Anton Hofer, Progetto per cuscino 1, 1910 - 1912 HotspotPanoramaOverlayArea_AFCE9236_A062_F0C8_41E3_43C11779A065.toolTip = Josef Maria Auchentaller, studi di fiori 4, 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_AFD346E7_A062_D148_41C4_804B0A3C738B.toolTip = Anton Hofer, Progetto per biglietto augurale, 1910 ca. HotspotPanoramaOverlayArea_AFECECC6_A066_B148_41D6_017CFD9339E2.toolTip = Josef Maria Auchentaller, G. A Scheid, litografia a colori, 1902 HotspotPanoramaOverlayArea_AFEF171E_A061_50F8_41CB_7639132C0E92.toolTip = Eilfriede Berbalk, Spilla, 1930 ca., argento HotspotPanoramaOverlayArea_AFEF46CF_A061_5158_41D2_9FB830B245D6.toolTip = Heinrich Lefler, Joseph Urban, Osterreischischer Kalender, 1899 HotspotPanoramaOverlayArea_AFF30D09_A063_D0D8_41E2_01181A11D054.toolTip = Josef Maria Auchentaller, studi di fiori 2, 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_AFF7302D_A06F_F0D8_41D4_C3B22C5F28A3.toolTip = Heinrich Lefler, Joseph Urban, Calender des Contes de Fées..., 1905 HotspotPanoramaOverlayArea_AFF8BC8E_A061_71D8_41C3_83CB6FCAB08E.toolTip = Josef Hoffmann, Spilla, prima del 1910, ottone e smalto HotspotPanoramaOverlayArea_AFFB7695_A062_B1C8_41B4_238E2AD8BF47.toolTip = Josef Maria Auchentaller, studi di fiori 3, 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_AFFD9F4F_A06F_4F58_41C8_C4D0B04BB21E.toolTip = Scuola di Cizek Weihnacht. Vierzen farbige Original Steinzeichnungen, 1922 HotspotPanoramaOverlayArea_AFFDB42D_A063_F0D8_41B3_3E5516BD4C67.toolTip = Hans Bolek, Spilla, 1912 ca., argento HotspotPanoramaOverlayArea_B002A3AD_A066_D7D8_41D5_EF74CE815B9D.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Fibbia, 1899 - 1900, argento dorato e smalto HotspotPanoramaOverlayArea_B00C2838_A438_4524_41D6_8FBE861BFBAF.toolTip = Michael Powolny HotspotPanoramaOverlayArea_B00C6E43_A066_D148_41E3_925F73B0E17F.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Fibbia Edere, 1899 - 1900, argento dorato e smalto verde HotspotPanoramaOverlayArea_B00ECBFD_A061_D738_41D2_A7E274015F01.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Fibbia, 1900 - 1901, argento parzialmentedorato e lapislazzulo HotspotPanoramaOverlayArea_B01DB8F2_A061_5148_41D0_58FF92F0767B.toolTip = Josef Maria Auchentaller, spilla, 1900, argento HotspotPanoramaOverlayArea_B0229D4A_A42B_DF64_41B4_1589C0C5CE92.toolTip = Katsushika Hokusai HotspotPanoramaOverlayArea_B02AD5A1_A427_CF24_41DF_01E1434909DA.toolTip = Franz Karl Delavilla HotspotPanoramaOverlayArea_B0324A0D_A428_44FC_41D1_40CB318DE125.toolTip = Ludwig Heinrich Jungnickel HotspotPanoramaOverlayArea_B037173A_A428_CB27_41E1_6D3D167934DB.toolTip = Leopold Drexler HotspotPanoramaOverlayArea_B038EC7D_A428_3D1D_41D1_5598A40D64AB.toolTip = Josef Engelhart HotspotPanoramaOverlayArea_B054F78D_A428_CBFC_41A7_BA8DDD9D1CC6.toolTip = Gustav Klimt HotspotPanoramaOverlayArea_B0651253_A061_5148_41D7_92D66388F76D.toolTip = Sala Due HotspotPanoramaOverlayArea_B0652252_A061_5149_41B2_85423663FF72.toolTip = Sala Uno HotspotPanoramaOverlayArea_B06E84E4_A438_4D2C_41D3_2BB02DF3C592.toolTip = Adolf Böhm HotspotPanoramaOverlayArea_B0720C15_A05D_DC2D_41E0_62D84A618A25.toolTip = Josef Maria Auchentaller, bozzetto per il dipinto Die tönenden Glocken (Campane a festa), 1903, olio su cartone, collezione privata. HotspotPanoramaOverlayArea_B0764B76_A061_D748_41DA_F38A8D0B1D11.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Fibbia, 1899 - 1900, argento HotspotPanoramaOverlayArea_B082D700_A05B_4C24_41C1_E13F134FF9AD.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS IV, 1901, 8, p. 140, matita, china su cartone, collezione privata. HotspotPanoramaOverlayArea_B087D3F9_A055_4BE5_41DC_FC4F19239191.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS IV, 1901, 8, p. 140, matita, china su cartone, collezione privata. HotspotPanoramaOverlayArea_B08A5860_A054_C4E3_41E1_84A608A05194.toolTip = Entrata HotspotPanoramaOverlayArea_B0926DDF_A04D_DFDD_41C5_852F027026F8.toolTip = Sala Uno Sinistra HotspotPanoramaOverlayArea_B093D9CD_A438_477C_41CC_9E9EF5D764D1.toolTip = Josef Urban HotspotPanoramaOverlayArea_B09E8AD5_A438_C56C_41E0_5E6AB1C78B24.toolTip = Josef Maria Auchentaller HotspotPanoramaOverlayArea_B0A2B693_A05C_CC25_41BA_1373EBF87D26.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS III, 1900, 10, p. 151, matita, china su cartone, collezione privata. HotspotPanoramaOverlayArea_B0A616D0_A04D_4C23_41C8_28B713B6A4F6.toolTip = Sala Uno Centro HotspotPanoramaOverlayArea_B0A77947_A054_C42D_41E3_F2EFC9BD8C57.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS IV, 1901, 8, p. 139, matita, china su cartone, collezione privata. HotspotPanoramaOverlayArea_B0A7A6CF_A04D_4C3D_4190_7FC4F2A232D8.toolTip = Entrata HotspotPanoramaOverlayArea_B0A7E6D0_A04D_4C23_41E1_8A4DA3172444.toolTip = Sala Uno Destra HotspotPanoramaOverlayArea_B0A8FC75_A04F_FCED_41C4_77EF9ADC8066.toolTip = Ver-Sacrum-Koloman-Moser-1898---secondo-numero HotspotPanoramaOverlayArea_B0AACBF6_A04B_5BEF_41D5_918DD9AAC13A.toolTip = Ferdinand Andri, Novembre, illustrazione per il calendario di Ver Sacrum dell’anno 1901 VS, 1901, I, p. 25, china, china oro, tempera su carta, collezione privata Leopold. HotspotPanoramaOverlayArea_B0B0AA25_A055_C46D_419B_B8BDFED3FEBA.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS IV, 1901, 8, p. 139, matita, china su cartone, collezione privata. HotspotPanoramaOverlayArea_B0B77D7E_A054_DCDF_41CB_25043A8AAC69.toolTip = Ferdinand Andri, Foresta giovane, motivo per il manifesto della X mostra della Secessione, VS IV, 1901, p. 154, litografia su carta, collezione privata Leopold. HotspotPanoramaOverlayArea_B0BB0C7A_A055_5CE7_41E0_18340B689AD9.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS IV, 1901, 8, p. 150, matita, china su cartone, collezione privata. HotspotPanoramaOverlayArea_B0BB1BAB_A055_C465_41CE_DD99761BA206.toolTip = Josef Maria Auchentaller, illustrazione per la rivista Ver Sacrum VS IV, 1901, 8, p. 150, matita, china su cartone, collezione privata. HotspotPanoramaOverlayArea_B0BEDF93_A04C_BC25_41CC_D0084BEF62F3.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Illustrazione per la rivista Ver Sacrum, VS III, 1900, copertina e p. 371 HotspotPanoramaOverlayArea_B0D5F582_A04F_4C27_41DE_6F4746380CAC.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Illustrazione per la rivista Ver Sacrum, VS III, 1900, p. 57 HotspotPanoramaOverlayArea_B0D65539_A04B_4C65_41E3_FB596B04592A.toolTip = Ver Sacrum. Organ der Vereinigung bildender Künstler Österreichs, Anno I (1898) fasc. 1, Verlag Gerlach & Schenk, Vienna, Musei Provinciali di Gorizia HotspotPanoramaOverlayArea_B0E3D461_A428_CD25_41E3_2B40235FE8E7.toolTip = Josef Hoffmann HotspotPanoramaOverlayArea_B127DA64_A42B_C52C_41B7_803BF065113E.toolTip = Uscita HotspotPanoramaOverlayArea_B1311034_A428_C52C_41E1_CA9BF2D56B35.toolTip = Sala Cinque HotspotPanoramaOverlayArea_B145E313_A42F_C4E4_41C4_E44811F34878.toolTip = Sala Quattro centrale HotspotPanoramaOverlayArea_B1506A6A_A438_4524_41C6_0A9B36B59A89.toolTip = Carl Otto Czeschka HotspotPanoramaOverlayArea_B1667417_A428_4CEC_41D7_95CC7AB916AF.toolTip = Sala Sei HotspotPanoramaOverlayArea_B1791FA7_A428_3B2C_41E3_29C65044B190.toolTip = Sala Due HotspotPanoramaOverlayArea_B18503AE_A429_CB3F_41E3_D1B4D6518B35.toolTip = Heinrich Lefler HotspotPanoramaOverlayArea_B1A512FE_A428_451C_41B0_4623E1197DD6.toolTip = Anton Hofer HotspotPanoramaOverlayArea_B1B0B8D5_A439_C56C_41CC_DB2E835D5A6F.toolTip = Eilfriede Berbalk HotspotPanoramaOverlayArea_B1BA4D6D_A438_5F3C_41C9_3C99F2DE14F3.toolTip = Alfred Roller HotspotPanoramaOverlayArea_B1D6CAB1_A438_C525_41C0_7D78E195687F.toolTip = Else Unger HotspotPanoramaOverlayArea_B203F35C_A43B_CB1C_41D9_3752EDEFF3DC.toolTip = Hans Bolek HotspotPanoramaOverlayArea_B2405C9D_A438_7D1D_41AD_C3F5A237370A.toolTip = Leopold Stolba HotspotPanoramaOverlayArea_B2497D54_A43F_DF6C_41B6_CEC9A9C6CE56.toolTip = Ferdinand Andri HotspotPanoramaOverlayArea_B255214D_A428_477D_41A5_97969F83A52D.toolTip = Ernst Liebenauer HotspotPanoramaOverlayArea_B2EFB9A8_A428_4723_41D0_43A2D3FD1071.toolTip = Remigius Geyling HotspotPanoramaOverlayArea_B3184291_A438_C5E4_41E1_0BDA121F0DA7.toolTip = Franz Cižek HotspotPanoramaOverlayArea_B34DBD59_A428_DF64_41B1_8D00E5D06B28.toolTip = Bertold Loffner HotspotPanoramaOverlayArea_B37357D5_A438_4B6D_41C3_05EFA0B5A144.toolTip = Otto Prutscher HotspotPanoramaOverlayArea_B3735E95_A428_3DEC_41DF_5CD3CC3179D1.toolTip = Koloman Moser HotspotPanoramaOverlayArea_B4008EA5_A438_DD2C_41D3_D3F079DA9D39.toolTip = Michael Powolny, scatola con putto, 1910, ceramica decorata HotspotPanoramaOverlayArea_B404A64B_A438_4D64_41A8_E88656B2435C.toolTip = Michael Powolny, Putto Inverno, 1910 - 1912, ceramica decorata HotspotPanoramaOverlayArea_B419B00C_A438_44E3_41E0_1EA746CE3782.toolTip = Josef Maria Auchentaller, portagioie, 1898 - 1900, opale HotspotPanoramaOverlayArea_B42CC715_A43B_CCED_41AE_343F7AAE94D5.toolTip = Michael Powolny, Coppa con scoiattoli, 1912, ceramica decorata HotspotPanoramaOverlayArea_B434FF45_A438_5B6D_41E1_00B2BE3C5A78.toolTip = Michael Powolny, Alzata con tre putti, 1919, ceramica decorata e dorata HotspotPanoramaOverlayArea_B4362C9B_A439_DDE4_41E0_3BDECC989872.toolTip = Josef Maria Auchentaller, portagioie, 1898 - 1900, legno e argento HotspotPanoramaOverlayArea_B4374D96_A41B_DFEF_41E1_3FA7C7E47401.toolTip = Sala Quattro HotspotPanoramaOverlayArea_B4376D94_A41B_DFE3_41DE_F80F197CE53B.toolTip = Sala Tre HotspotPanoramaOverlayArea_B4377D95_A41B_DFED_41DE_C2C93BE09316.toolTip = Sala Quattro Due HotspotPanoramaOverlayArea_B43E78F9_A428_4525_41BB_ECB98E6B0170.toolTip = Sala Cinque Sinistra HotspotPanoramaOverlayArea_B442FD50_A438_3F64_41DF_97708E76A6B8.toolTip = Sala Cinque HotspotPanoramaOverlayArea_B4623233_A438_C525_41B0_680D2C4C7096.toolTip = Josef Maria Auchentaller, portagioie, Viso femminile ocn crisantemi, 1898 - 1900 argento e smalti HotspotPanoramaOverlayArea_B46E0203_A418_44E5_41C0_EA24CBE2571F.toolTip = Katsushika Kokusai, Tempesta di pioggia sotto la cima da Trentasei vedute del Monte Fuji HotspotPanoramaOverlayArea_B47918E4_A439_C523_41E1_BB4F616F7D8A.toolTip = Michael Powolny, scatola esagonale con uccellino, 1913, ceramica decorata e dorata HotspotPanoramaOverlayArea_B4BFF541_A438_CF64_41D6_0DF166257AFC.toolTip = Katsushika Kokusai, La grande onda di Kanagawa da Trentasei vedute del Monte Fuji 1816 - 1833 HotspotPanoramaOverlayArea_B4C1E9FA_A428_4727_41E2_9F4C73576567.toolTip = Ferdinand Andri, manifesto per la X esposizione della Secessione HotspotPanoramaOverlayArea_B4DEA8A5_A428_452C_41AD_1A0DF4D7503E.toolTip = Leopold Stolba, manifesto per la XX esposizione della Secessione HotspotPanoramaOverlayArea_B4E87F38_A428_5B24_41BF_70C1E53D5715.toolTip = Alfred Roller, manifesto per la XVI mostra della Secessione, litografia a colori, 1903 HotspotPanoramaOverlayArea_B4F6E142_A428_4767_41E4_6FCE14C66097.toolTip = Kikugawa Eizan, Manifesto per la VI mostra della Secessione HotspotPanoramaOverlayArea_B4F7A7A0_A428_CB24_41DB_9273E633B5E8.toolTip = Adolf Böhm, manifesto per la XV mostra della Secessione HotspotPanoramaOverlayArea_B4FD4618_A42B_CCE3_41DE_EECB3010F1A7.toolTip = Koloman Moser, Manifesto per la XIII mostra della Secessione HotspotPanoramaOverlayArea_B506583C_A418_451C_41E4_9ECD9776C016.toolTip = Sala Quattro Uno HotspotPanoramaOverlayArea_B50CAC11_A418_3CE4_41DA_8890DFF9A593.toolTip = Sala Quattro Centrale HotspotPanoramaOverlayArea_B50EB88F_A5E8_C5FC_41DC_3B81A108AC39.toolTip = Josef Maria Auchentaller, progetto per stoffa Schmetterlingsflugel, 1903 HotspotPanoramaOverlayArea_B5170EF3_A5F8_3D25_41E1_74B2434E0B8D.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per stoffa (406 Palmwedel) 1902 HotspotPanoramaOverlayArea_B51B985D_A5E8_C51C_41E0_69C26A3C1613.toolTip = Sala Quattro HotspotPanoramaOverlayArea_B5228CFA_A5E8_5D24_41A7_FE7A9F3727BC.toolTip = Koloman Moser, Tessuto Orakelblume, 1901, tessuto operato a fondo raso. Seta, cotone, lamina metallica dorata HotspotPanoramaOverlayArea_B52452BA_A5FB_C524_41D3_FACFBDB798AC.toolTip = Franz Karl Delavilla attr., pendente, 1910 - 1912, argento, opale, pietre colorate HotspotPanoramaOverlayArea_B525E0C4_A5F8_456D_41D7_A9345A1339B1.toolTip = Hans Bolek, girocollo, 1909, argento, corallo e crioprasio HotspotPanoramaOverlayArea_B5285614_A5E8_CCE3_41D0_BCD1D7DF1F2E.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Astuccio portasigarette (figura femminile con iris), 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B52DA2B0_A5F8_C523_41D8_30AED2C7F53C.toolTip = Anonimo, pendente, 1910 - 1915, argento e madreperla HotspotPanoramaOverlayArea_B52E5A7A_A5E9_C524_41D9_0BC4BD25BF76.toolTip = Koloman Moser, Progetto per stoffa (4110 Orakelblume) 1901 HotspotPanoramaOverlayArea_B5306A8F_A5F8_45FC_41CF_0328219F596A.toolTip = Leolopd Drexler, pendente, 1912, argento, crisoprasio HotspotPanoramaOverlayArea_B532693E_A5F9_C71F_41BE_72B840AC9F4B.toolTip = Leopold Drexler, girocollo, 1909, lunaria HotspotPanoramaOverlayArea_B536F56E_A418_CF3C_41B7_DE02C2AE6F24.toolTip = Ludwig Heinrich Jungnickel, Progetto per tappeto, 1903 HotspotPanoramaOverlayArea_B53B7507_A5E7_CCED_41D0_38D03C37782D.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per stoffa Schmetterlingsflugel, 1903 HotspotPanoramaOverlayArea_B53C7CDB_A5E8_3D64_41E3_A4A6D02E2720.toolTip = Josef Maria Auchentaller, progetto per stoffa Schmetterlingsflugel, 1903 HotspotPanoramaOverlayArea_B540DCEE_A418_DD3C_41BA_C80CFBE0CB02.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per stoffa (369 Brombeere) 1901 HotspotPanoramaOverlayArea_B541ACCE_A418_5D7C_41D3_827A51CFDC52.toolTip = Else Unger, Progetto per stoffa, 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B54636B2_A5F8_4D27_41D5_85C71DF534BF.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per stoffa Tintenfisch 1903 HotspotPanoramaOverlayArea_B54780DF_A5E8_451D_41D2_62CE862663C4.toolTip = Josef Maria Auchentaller (vaso motivo floreale 2) 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B5497AE4_A5E7_C523_41D2_FAD7DBB57637.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Tagliacarte con motivo floreale, 1900 - 1905, argento, avorio e smalti HotspotPanoramaOverlayArea_B54AEC7C_A418_5D23_41DB_90C1A71C00CB.toolTip = Sala Cinque HotspotPanoramaOverlayArea_B54E3803_A41B_C4E4_41E3_3B8E6971C855.toolTip = Ludwig Heinrich Jungnickel, Progetto per tappeto, 1903 HotspotPanoramaOverlayArea_B550783E_A5E8_451F_41BD_EFC60B78C384.toolTip = 3. Josef Maria Auchentaller, Astuccio portasigarette (carpe) 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B5510541_A5E8_4F64_41C1_FC5EFA6D83CD.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Candeliere, 1900, argento e smalti HotspotPanoramaOverlayArea_B55127CA_A5EB_CB67_41DE_524AD5F07B06.toolTip = Josef Maria Auchentaller (vaso pavoni) 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B551F0E3_A5E8_4525_41D5_3CDF7EA79046.toolTip = Josef Maria Auchentaller (vaso con civette e motivi floreali) 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B553384E_A418_C57C_41D5_5D97D88A2E8C.toolTip = Anton Hofer, Progetto per stogga, 1912 HotspotPanoramaOverlayArea_B5551BBE_A418_5B1C_41E0_470163CD1708.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Tagliacarte avorio e argento, 1900 - 1905 HotspotPanoramaOverlayArea_B55571D1_A5EF_C764_41CA_3DB3B7DBE5D4.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Astuccio portasigarette (figura femminile con coppa) 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B55A016A_A5E9_C724_41C7_B43CB4CABBC2.toolTip = Josef Maria Auchentaller (vaso vetro violetto e argento) 1902 - 1905 HotspotPanoramaOverlayArea_B55A19F4_A419_C72C_41C9_763B79FD63A7.toolTip = Josef Hoffmann, Progetto per stogga, 1904 HotspotPanoramaOverlayArea_B55B7198_A5E8_47E3_4187_EECABE715C14.toolTip = Josef Maria Auchentaller (vaso argento e vetro) 1902 - 1905 HotspotPanoramaOverlayArea_B55D95C4_A5E8_CF6C_41D7_1356A07FD961.toolTip = Josef Maria Auchentaller (vaso motivo floreale 1) 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B5671B8D_A418_5BFC_41D5_EA41BB66676F.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per stoffa Frosche, 1903 HotspotPanoramaOverlayArea_B57B6C4D_A418_5D7C_41C4_DB6C7A9A5EE9.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per stoffa (369 Brombeere) 1901 HotspotPanoramaOverlayArea_B5971E73_A419_DD24_41E2_26DBEC565252.toolTip = Sala Quattro HotspotPanoramaOverlayArea_B5FB3415_A428_CCEC_41C0_45F59E68DC54.toolTip = Sala Cinque Destra HotspotPanoramaOverlayArea_B6730C98_A468_DDE4_41D7_8602B7081FF1.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per gioiello, 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B7A6089F_A428_451D_41E1_58AA504B6DA3.toolTip = Anton Hofer, Progetto per tessuto, 1910 - 1912, HotspotPanoramaOverlayArea_B7AD49F7_A428_C72C_41DD_F1BBAF5F2024.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per stoffa (4521 Cambridge), 1902 HotspotPanoramaOverlayArea_B7C7B408_A428_4CE4_4196_6BB8B4E89161.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per stoffa (4521 Cambridge), 1902 HotspotPanoramaOverlayArea_B7D0D790_A428_CBE4_41B2_86879E79A721.toolTip = Anton Hofer, Tessuto, 1919 - 1912, lampasso HotspotPanoramaOverlayArea_B7D268C8_A428_4563_41E1_74ACD1BC8BBC.toolTip = Anton Hofer, Progetto per stoffa, 1912, HotspotPanoramaOverlayArea_B7E0A2BA_A418_4527_41C9_5F3A954DA727.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per stoffa, 1902 HotspotPanoramaOverlayArea_B7E11B2E_A428_3B3F_41D3_CFCB62D0CC95.toolTip = Sala Cinque Destra HotspotPanoramaOverlayArea_B7EAD89A_A468_45E4_41D0_A6D3BD3857CC.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per montatura vaso Loetz, 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B7EAF619_A467_CCE4_41DB_19662A16AF8C.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per gioiello (Camaleonte), 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B7EF0769_A418_4B24_41E0_99B27961A62B.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per astuccio e sei spille, 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B7F49208_A418_44E4_41E2_32A17E0FB0B9.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per cofanetto portagioie, 1910 HotspotPanoramaOverlayArea_B7F57A51_A418_C565_41D5_2E1D871432C3.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetti per pendenti e spille, 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B7F6177A_A418_CB27_41D8_7B68A5BA2B29.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per due astucci, 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B7F6EA55_A418_456C_41B1_0C6240F0080A.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per gioiello, 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B7FC9EF2_A419_DD24_41DE_6CB3283CFE46.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per astuccio (Iris) 1898 - 1900 HotspotPanoramaOverlayArea_B7FD1A2F_A418_453C_41A4_3855EC0ADCE9.toolTip = Josef Maria Auchentaller, Progetto per astuccio, 1898 - 1900